Soltanto a pensarlo viene l’acquolina, il fritto è davvero amato da tutti, grandi e piccoli. Allora, perché scegliere fra le varie prelibatezze che possono beneficiare di questo metodo di cottura? Molto meglio il fritto misto, cioè un vassoio ricco di tutto e di più, ma di cosa si tratta esattamente?
Non c’è una definizione sola, ognuno può preparare la frittura mista come meglio crede, ad esempio sole verdure oppure aggiungere le patatine. Si può optare poi per la pastella o la panatura e scegliere di servire queste leccornie ad inizio pasto, come antipasto, oppure come secondo, dopo un ottimo piatto di pasta.
Non c’è una risposta esatta, infatti il bello del fritto misto all’italiana è che ogni persona, ristorante, cuoco, ne ha una sua personalissima versione.
Il fritto misto all’italiana si può classificare in base alle regioni, infatti ognuna ha il suo fritto, in particolare sono famosi quello piemontese, milanese, bolognese, marchigiano, romano, napoletano. Tutti sono sfiziosi e buonissimi, vediamone le caratteristiche.
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Fritto alla piemontese
Inizialmente nato come piatto assai povero ma in realtà è tanto ricco di poter essere un piatto unico anziché un antipasto. Il fritto in stile piemontese è costituito dalle frattaglie e la tradizione, per cui le rimanenze degli animali macellati venivano fritte e insaporite con l’aggiunta di ingredienti fritti ma zuccherini, si è evoluta e ad oggi si aggiungono anche pollo, polpette di carne, e verdure a piacimento. Volendo c’è anche la versione di pesce costituita da trote e anguille.
Fritto alla milanese
Pure qua troviamo le frattaglie, le cervella, le animelle e il fegato. Fritte con il burro e servite con limone, vengono accompagnate da verdure fritte di stagione.
Fritto alla bolognese
Qui l’ingrediente principale è la carne, specialmente le costine di agnello, il pollo, le animelle e il fegato. Si possono aggiungere diverse verdure e la crema dolce, ossia dadini di crema pasticcera prima panata e successivamente fritta. Tipica frittura bolognese anche quella costituita dagli stecchi con groviera e mortadella a cubetti, ovviamente da consumare previa frittura.
Fritto marchigiano
Ovviamente non mancano le olive all’ascolana nella frittura alla marchigiana, ma troviamo anche carne, verdure di stagione e crema fritta. Pensate che nella città di Ascoli addirittura ha luogo ogni anno la manifestazione dedicata al fritto misto, con tantissimi stand da ogni parte d’Italia per proporre gustose specialità.
Fritto alla romana
Anche qui è presente carne e verdura ma la vera specialità del fritto romano è il supplì, una palla di riso con ripieno di mozzarella. Anche il pan dorato è assolutamente da provare: pancarré passato nell’albume d’uovo, poi nel pane grattugiato e infine fritto.
Fritto napoletano
Anche la versione napoletana è molto ricca e comprende le frattaglie, le verdure di stagione, i panzerotti, la mozzarella in carrozza e le crocchette di patate.
Ricetta del fritto misto all’italiana
Non c’è una ricetta standard, infatti, si può friggere davvero di tutto.
Gli ingredienti vengono scelti in base al gusto personale e alle stagioni e volendo è anche possibile aggiungere altri elementi: anellini di cipolla, salvia fritta, mozzarelline, arancini e tanto altro, anche prendendo spunto dalle tradizioni gastronomiche internazionali.
Ecco una ricetta da seguire per preparare uno sfizioso piatto di fritto misto all’italiana per 4 persone, pronto in circa un’ora fra preparazione e cottura.
Ingredienti per 3 persone
- 3 fettine di petto di pollo
- 3 fettine di fesa di vitello
- 3 costine di di agnello
- verdure: champignon, carciofi, zucchine, broccoli
- olio di semi di arachidi
- pepe e sale (a discrezione)
- farina per la panatura
- pane gratuggiato
- 3 uova
- 1 limone
Preparazione
Pulire le verdure e sbollentare broccoli e carciofi per pochi minuti. Tagliarle a pezzi e preparare una ciotola con le vostre uova che avrete precedentemente sbattuto, un’altra ciotolina con la farina e una con il pan grattato. A questo punto bisogna passare le verdure e la carne nella farina, a seguire nell’uovo e per finire nel pan grattato. A questo punto si passa alla frittura immergendo il tutto nell’olio a 190 gradi.
Quando sono dorate al punto giusto si devono scolare e mettere in un piattino coperto da carta assorbente.
Non resta che condire a piacimento con sale e pepe, servendo poi il piatto in tavola accompagnato da spicchi di limone.