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Tutto il sapore della campagna Agerolese in un prodotto d’eccellenza italiano
Chiudiamo gli occhi… Il Golfo di Napoli sovrastato dal Vesuvio, le sue stradine piccole e tortuose tra i vicoli, i panni stesi da palazzo a palazzo, il vociare inconfondibile delle comare e il profumo… Profumo di salsa, di aglio che soffrigge, di pesce fresco, di “molegnane mbuttnate”, di acqua di mozzarella che aspetta sulle cucine…
La Campania è sapori, odori, profumi, ricette, terra, passione e tradizione.
Ed è proprio dalla tradizione e dalla terra che nasce uno tra i formaggi più amati: il Provolone del Monaco.
Le sue caratteristiche
È un particolare formaggio a pasta filata, stagionato e di consistenza semidura; viene prodotto esclusivamente da latte crudo e la sua particolarità deriva da un mix di fattori: le caratteristiche organolettiche del latte impiegato, il processo di lavorazione e gli ambienti di lavorazione stagionatura.
Il latte è quelle delle vacche di razza Agerolese, bovini originari della zona di Napoli, che oggi però si trovano solo nei comuni di Agerola e Gragnano nei monti Lattari; la produzione del latte di queste mucche è modesta ma la qualità altissima.
Il provolone del monaco deve avere alcune caratteristiche imprescindibili:
- La forma a melone allungato
- Un peso minimo di 2,5 kg e massimo di 8 kg
- 6 mesi minimo di stagionatura
- Pasta color crema, elastica e compatta, morbida
- Contenuto in grasso non inferiore al 40,5%
- Sapore butirroso leggermente piccante
La storia, fatta di terra e tradizioni antiche
La storia del Provolone del Monaco è molto particolare, si dice infatti che i casari che sbarcavano al porto di Napoli e che provenivano da tutta la provincia Sorrentina, per ripararsi dal freddo e dall’umido usavano un mantello di tela a sacco, che ricordava in maniera inequivocabile il saio dei monaci. Divennero così i monaci e i provoloni che portavano: Il Provolone del Monaco.
I casari che lo producono nei monti Lattari, ancora oggi, custodiscono gelosamente tutte le loro informazioni, tramandate da generazione in generazione, riguardo la lavorazione, la conservazione e la stagionatura.
Proprio queste caratteristiche rendono il Provolone un formaggio ineguagliabile.
Dove trovarlo, come conservarlo e quanto costa
Se non siamo di passaggio a Napoli e provincia, non dobbiamo disperare, la sua fama lo precede e ormai trovare il Provolone del Monaco è possibile in quasi tutte le grandi città italiane; mercati contadini, botteghe di prodotti d’eccellenza e alcuni supermercati, l’importante abbia certificazione DOP.
Si conserva nella parte meno fredda del frigorifero, avendo cura di avvolgere la parte tagliata in carta oleata evitando così che secchi e disperda l’aroma e il gusto.
Il prezzo non è propriamente economico, data la sua unicità, si aggira intorno ai 50,00 Euro al chilo.
Le tre ricette perfette
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Spaghetti limone e provolone del monaco
La sera prima, fare un’infusione con le foglie dei limoni di Sorrento e lasciarla riposare; cuocere gli spaghetti, trafilati al bronzo in acqua non troppo salata e mettere a bollire l’infusione filtrata con un filo d’olio; a metà cottura della pasta, scolare e buttarla nell’infusione fino a cottura al dente; togliere dal fuco e aggiungere il provolone grattugiato la scorza del limone, un filo d’olio evo e una macinata di pepe
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Pasta con zucchine e provolone del monaco
Detti anche alla Nerano, questa ricetta prevede di friggere le rondelle di zucchine sottili in olio, cuocere la asta molto al dente; rispettarla in padella con le zucchine e l’acqua di cottura della pasta; a fine cottura e fuori dai fuochi aggiungere il provolone grattato, e un mestolo d’acqua per creare l’inconfondibile cremina; un giro d’olio, macinata di pepe e il vostro piatto sarà perfetto.
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Pasta e patate con provolone del monaco
Un classico intramontabile! Tritare sedano e cipolla rosolarli e aggiungere le patate a cubetti, far cuocere; aggiungere la pasta “munnezagglia” o mista facendo attenzione che rimanga densa; a cottura aggiungere fette di provolone e provolone grattato, un rametto di rosmarino, olio e servire.