Romantico o storico e artistico?
Nutella o tartufi e buon vino?
Una sola risposta: week end enogastronomico nelle Langhe fra cantine, casali e antichi borghi!
E’, davvero, un’esperienza unica anche per chi ha solo 2 giorni a disposizione per staccare la spina e dimenticare (in tutti i sensi) la frenesia quotidiana!
Pronto per andare a spasso fra le bellezze ( e bontà) della terra dei vini e della storia?
Andiamo.
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Weekend enogastronomico nelle Langhe: sulla via del Barolo
Weekend romantico e, anche, un pò… alcolico?
La via del Barolo è la migliore opportunità.
Il tour, fra i più tipici delle Langhe, si snoda in un percorso che da Alba , con relativa abbuffata di tartufi, parte alla scoperta dei meravigliosi vigneti sulle colline del Barolo.
Un intermezzo romantico con un pizzico di storia che inizia fra le vie dell’indimenticabile borgo rotondo di Alba e prosegue lungo la strada delle Langhe. Irripetibili paesaggi a cui abbandonarsi sognanti giù nelle gole delle Rocche o dolcemente in alto sulle colline di Vezza d’Alba da cui ammirare affascinanti tramonti.
Alba la “capitale” del vino e del tartufo è anche un centro storico medioevale di grande pregio.
Conosciuta come la citta delle “cento torri” vanta un patrimonio storico artistico che merita una visita accurata. A partire dalla Cattedrale di San Lorenzo la cui torre campanaria, di 40 metri, offre un’imperdibile vista panoramica. Occhio, però: è aperta solo alcuni periodi durante l’anno. D’obbligo, quindi, informarsi presso l’ufficio turistico della città!
E poi?
Una visita al Museo WiMU a Barolo.
Uno spazio espositivo alloggiato nel duecentesco castello della famiglia Faletti, nel comune di Barolo, per una full immersion nelle civiltà enoica. Un percorso multimediale dedicato. al vino senza precedenti.
Pensi sia finita qui?
Nemmeno per scherzo!
Le Langhe sono patrimonio dell’Unesco per il legame fra uomo, paesaggio e vino,.
Molte sono le curiosità da scoprire…
Un week end enogastronomico nelle Langhe e un mare di bellezza tutta da scoprire
A proposito, sapevi che dal vitigno Nebbiolo, derivano i vini italiani più conosciuti al mondo, compreso il Barolo?
Ma le meraviglie da scoprire sono ancora molte… riprendiamo il nostro viaggio!
Proseguendo a spasso per i borghi, La Morra val bene una sosta.
Una visita al secolare Mulino Sobrino quasi totalmente costruito in legno, e poi via! Un’immersione nelle settecentesche cantine del palazzo dei Marchesi Barolo dove ha sede la cantina comunale di La Morra. Qualche assaggio ( non troppo mi raccomando! La strada da percorrere è ancora molta) e un pò di shopping prima di ripartire per la prossima meta.
Una sosta a Monforte d’Alba, dal 2018 uno dei borghi più belli d’Italia, per godere di un panorama mozzafiato sui vigneti.
Da vedere anche l’anfiteatro cittadino, sperando in qualche imprevista bella manifestazione e, poco distante, la chiesa di S.Maria della Neve. Anche qui un alto campanile domina la valle aiutato dalla presenza di occhi di riguardo, quelli di due evangelisti.
Se ancora resta tempo ed energia, l’ultima tappa: Dogliani
Bastione delle Langhe sud occidentali vanta ben due centri: a fondovalle, il “borgo” vero e proprio e dominante, il “Castello”, posizionato sul cocuzzolo della collina. Come ogni castello che si rispetti, domina tutta la valle, offrendo una prospettiva impagabile della vita di questa zona. Una visita assolutamente irrinunciabile.
Anche la storia di Dogliani è davvero molto interessante.
Le sue radici, infatti, affondano in epoca preromana quando popolazioni liguri e celtiche si insediarono nella zona di San Quirico. Successivamente fondo romano, vanta un’interessante necropoli che ne attesta la loro presenza.
Attaccata dai barbari, gli Ungari, e dai Saraceni, il centro abitato si è via via trasferito in posizioni più protette arroccandosi in zone fortificate e assumendo l’attuale conformazione: il Castello che domina la collina e il borgo sottostante cintato da fortificazione.
Nonostante il boom edilizio dell’immediato dopoguerra, il nucleo medioevale è ancora ben visibile grazie alle due porte d’ingresso alla città: Porta Soprana, con gli stemmi della città e dei Savoia, e Porta Sottana.
Quando, Luigi Einaudi cuneese doc, Presidente della Repubblica, economista e statista, disse:
“Si vive con il frutto del proprio lavoro personale. Se c’è un reddito…, prima bisogna pensare a rinnovare i piantamenti… e fare tutti i vari lavori di conservazione e miglioramento dei terreni e delle case rustiche”
Gli abitanti di Dogliani fecero loro questo insegnamento raggiungendo, oggi, uno standard qualitativo altissimo nell’agricoltura e nella valorizzazione del territorio.
E per rinfrescarsi, dopo tutte le fatiche, una serata di degustazione nelle cantine sotterranee della città. Ad attendere due tipi di Dolcetto: il Dogliani docg e il Dogliani Superiore docg.
E per riposare non c’è che l’imbarazzo della scelta. Dalle rustiche cascine agli agriturismi, B&B, agriostelli, tutti rigorosamente immersi nel verde e nell’atmosfera più autentica delle Langhe!
Per tutti i gusti e per tutte le tasche.
E alla fine…
Che cosa portare a casa in ricordo dello splendido weekend enogastronomico nelle Langhe?
Del vino ce ne siamo già occupati mentre eravamo a zonzo per cantine!
Per companatico è imperativo il formaggio. E c’è solo l’imbarazzo della scelta… dal Marazzano al Bra e il Raschera, senza dimenticare la Toma Piemontese e la Robiola di Roccaverano. Tutti rigorosamente dop e tutti assolutamente irrinunciabili.
Per chi ama i salumi, invece, qualche etto di Crudo di Cuneo dop e come primo i mitici Agnolotti del Plin.
Il dessert non può rinunciare alla crema di cioccolato con le nocciole di Alba.
E, se resta ancora uno spazio, non dimenticare il Tartufo d’Alba, per i piatti che cucinerai assaporare ancora il profumo e la bellezza di questo week end..,
A noi non resta che augurati buon viaggio!