Tour enogastronomico a Benevento: alla scoperta dei prodotti tipici del Sannio

Se state programmando le vostre vacanze e siete stufi dei soliti villaggi turistici, in cui le giornate sembrano essere quasi tutte uguali, tra nuotate e serate a tema, all’insegna di un divertimento quasi forzato.

Se per voi stare in vacanza non significa oziare per ore sotto un sole cocente e se non fate parte neanche della cerchia dei turisti sportivi, che cercano ad ogni costo emozioni e brividi da poter raccontare ai parenti e amici, al rientro dalle vacanze… perché non pensate di provare un tour enogastronomico?

Negli ultimi anni, infatti, in Italia si sta assistendo ad una crescita del turismo enogastronomico, forse dovuta anche all’esistenza di una tradizione tutta italiana, che sta contagiando anche il turista straniero, legato all’acquisto di souvenir di prodotti tipici culinari, legati al territorio in cui si sta trascorrendo le vacanze.

Sulla scia delle vacanze alle scoperta dell’enogastronomia, c’è da dire, ad esempio, che la provincia di Benevento non è famosa solo per la leggenda delle sue streghe, ma anche per l’eccellenza dei suoi prodotti tipici e forse può essere la svolta che cercavate.

Terra ricca di storia, al tal punto che nel 2011 è entrata a far parte del patrimonio Mondiale dell’Unesco, possiede anche una profonda e genuina tradizione enogastronomica sannita.

Basta pensare alla carne di Vitellone Bianco dell’Appennino centrale, che è un prodotto originario geografico protetto (IGP) o ai meravigliosi salumi del Sannio, come il capocollo, la salsiccia, la soppressata e molto altro ancora.

Sannio è una regione dai confini indefiniti che deve il suo nome ai Sanniti che popolavano gran parte del territorio del Molise, e zone limitrofe dell’Abruzzo e appunto della Campania.
Non è una città, ma è costituita da una serie di piccolissimi paesini disseminati in una natura incontaminata.

La tradizione e la genuinità dei prodotti del Sannio sono conosciute fin dall’antichità e persistono ancor oggi, nonostante l’inevitabile trascorrere del tempo.

Come non si può pensare allora di sperimentare esperienze alla scoperta della natura, borghi e antichi sapori della provincia di Benevento? Questo viaggio darà sicuramente luogo alla possibilità di scoprire le radici del nostro territorio soprattutto in ambito culinario.

Tra le tantissime alternative escursionistiche che il territorio offre, sicuramente da provare sono le seguenti:

Un’escursione a Cusano Mutri, piccolo centro medioevale di Benevento, in cui fascino storico e gastronomia sono un connubio inscindibile.

Passeggiando per i Boschi di Cusano Mutri, oltre ad immergersi nell’affascinante e silenzioso spettacolo della natura, si può anche decidere di andare alla ricerca di funghi, come del pregiato fungo porcino bianco o nero, ma si possono trovare anche gallinacci, piopparelli, chiodani ecc..

Poco distante da Cusano Mutri, si trova Pietraroja, famosissima per il suo prosciutto locale.

Qui è possibile partecipare a una visita guidata della prosciutteria di Pietraroja, in cui vi saranno spiegate le tecniche di lavorazione e stagionatura del prosciutto e in cui è possibile visitare anche l’annesso museo.

La prosciutteria dispone anche una cucina a legna, quindi per chi volesse, è possibile anche fermarsi per un pranzo degustazione.

Un altro paesino che merita sicuramente una visita è San Marco dei Covoti, uno degli ultimi contrafforti dell’Appenino campano, il cui borgo è famoso per il suo “Croccantino”, che sarebbe una specie di torrone molto friabile realizzato con mandorle, nocciole e zucchero ricoperto da un finissimo cioccolato fondente.

Come non fermarsi per un tour a Strega, di cui si racconta che nel 1860, evocando appunto l’antica leggenda che narra la città di Benevento era ritrovo abituale di tutte le streghe del mondo, nasce il Liquore Strega.

La ricetta del liquore rimane tutt’oggi segreta, anche se tra le tante erbe di cui è composto alcuni riconoscono il sapore della menta o del finocchio.

Un’altra esperienza che sarà sicuramente inebriante, e non solo per le bollicine che degusterete, è la visita guidata delle cantine di Sant’Agata de’ Goti, famosa per aver dato i natali al famoso vino Falanghina.

Sono possibili due alternative.

La prima vi porterà nella cantine dove la Falanghina ha visto la luce, in cui si scende a meno 16 metri, dove sono custodite le botti e i vini d’annata, tra cui si potrà ammirare la primissima  e bottiglia prodotta.

Terminato il giro delle cantine, vi aspetterà un menù di degustazione, a base di gustosissime bruschette da mangiare assieme a numerosi prodotti tipici e assaggiare tre diverse annate di Falanghina.

Il secondo tipo di tour, associa all’esperienza appena descritta, anche una divertente lezione su come fare la pasta a mano per terminare con un meraviglioso e succulento pranzo a base di pasta fatta in casa e degustazione di 2 vini classici doc.

Tour enogastronomico del Parco del Grassano, in cui dopo un’escursione in barca o canoa nelle acque luminose e cristalline del fiume Rio Grassano, che attraversa l’intero Parco, potete fermarvi nel ristorante situato nel Parco stesso e gustare un prelibato pranzo (o cena) a base delle specialità tipiche della cucina sannita.

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