I migliori ristoranti a Torino: 10 locali da provare

Torino è una città piena di fascino, sarà per la sua storia sarà perché è la patria dei bolliti che si faceva preparare Re Vittorio Emanuele II. Proprio qui si possono trovare alcuni dei migliori ristoranti di tutta l’Italia. Città dove la cucina tradizionale si sposa con la sperimentazione moderna.

Sfatando il mito che si mangi bene solo al Sud, in questa piccola guida abbiamo selezionato quelli che secondo noi sono i 10 locali da provare in una Torino pittoresca.

Contenuto della pagina

10 Ristoranti da provare

Consorzio

Ci si imbatte in questo ristorante passeggiando nella zona di Torino centro. Da sempre apprezzato per il grande lavoro sui prodotti del territorio. Prende dalla tradizione e rielabora.

Qui le frattaglie e le erbe spontanee si sposano con il buon vino naturale piemontese. I piatti della tradizione la fanno da padrone nel menù, ma è stato da fin subito chiaro che occorrevano degli alleati da tutta l’Italia, come i Capperi di Pantelleria e l’Olio d’Oliva Laziale.

Cucco

Quello che contraddistingue questo ristorante di pesce a Torino è sicuramente, oltre alla buona cucina, anche un’ambiente estremamente accogliente. Posizionato in un luogo strategico, dove potersi concedere una passeggiata dopo cena, anche questa volta si prende molto dalla tradizione della cucina italiana.

Il salmone e la tartare si uniscono a piatti di pesce molto più tradizionali, che fanno ricredere quanti convinti che si possa mangiare pesce solo al mare. Ottimo il vino e per dessert è impossibile non scegliere il loro gelato da leccarsi i baffi.

Urbani

Un ristorante di carne nato nel 1930 e che ha attraversato diverse generazioni per arrivare fino ad oggi. Con un menù in continuo cambiamento, per poter offrire solo elementi freschi e di stagione.

Il ristorante perfetto sia per una cena tra amici, che in famiglia. Anche i bambini più vivaci sono i ben accetti, con una stanza a loro dedicata e un menù a loro misura.

Cammafà

Un ristorante nel centro di Corso Marconi, il quale ricorda che la buona pizza non si mangia solo a Napoli con un pizzaiolo d’eccellenza, questo piatto è buono tanto all’ombra di Castel dell’Ovo, quanto a quella della Mole Antonelliana.

Catullo

Un ristorante con dehor dove poter mangiare: carne, pesce, ma anche pizza. Lo chef propone del salmone, ma anche brodo e pizza napoletana. I dolci fatti a mano sono la chicca di questo menù.

Il luogo è allegro e rilassato, il servizio è come una coccola per il cliente e il prezzo popolare.

Condividere

Un ambiente moderno e diverte. Un locale particolare che prende spunto dalla conviviali spagnola, grazie a Lavazza che ha deciso di collaborare con lo chef Ferran Adrià, per un’esperienza unica nel suo genere.

Punto di forza oltre alla cucina, è il servizio giovane e cordiale.

Crocetta

Tra i ristoranti tipici il Crocetta è sicuramente un porta bandiera, nel cuore pulsante di una Torino che vuole riscoprire i piatti della tradizione. Un ambiente tranquillo per godersi una degustazione di eccellenze del territorio. I sommelier di Crocetta saranno in grado di guidare il cliente all’interno di una fornitissima cantina vini.

Opera

Il nome lo si deve allo spettacolo che ogni giorno chef Stefano Sforza mette in scena per i sui clienti. Una cucina a vista che permette di sbirciare i maestri all’opera.

300 mq che possono ospitare molti coperti, ma che può diventare, anche grazie all’eleganza uno dei più belli ristoranti romantici.

Arcadia

Arcadia è dove la cucina tipica si sposa con il sushi giapponese. Altro locale nel centro di Torino che offre una cucina italiana molto curata, che si lascia contaminare dall’oriente. Molto apprezzati i monopiatti veloci e pratici anche per chi lavora. In estate diventa un ristorante all’aperto grazie al dehors in Galleria Subalpina.

Piano 35 (grattacielo)

Un ristorante tecnologico ed innovativo con la sua illuminazione autoregolante e alimentazione geotermica. Una sorta di giardino che viene incastonato all’interno del grattacielo.

Il menù si presenta in 3 differenti proposte, si può restare in Piemonte, spostarsi per l’Italia o lasciarsi guidare dall’esperienza dello chef Marco Sacco che ha selezionato le sue opere migliori.