Lo Champagne è un vino spumante di fama mondiale, noto per il suo caratteristico perlage e il suo aroma unico. Ma come nasce lo Champagne, come viene prodotto e come si classificano?
In questo articolo, cercheremo di rispondere alle domande più frequenti su questo celebre vino spumante, dalla sua storia alla sua produzione, passando per i criteri di qualità e le regole per degustarlo al meglio.
Contenuto della pagina
Come nasce lo Champagne e perché si chiama così?
Lo Champagne è un vino spumante prodotto nella regione omonima, situata a nord-est di Parigi e si chiama così perchè prende il nome dalla regione in cui viene prodotto. La sua storia è antichissima e legata alle origini del vino stesso: gli antichi romani producevano già vino spumante nella regione dello Champagne. Tuttavia, il vero e proprio “Champagne” come lo conosciamo oggi nasce solo nel XVII secolo, grazie al lavoro di Dom Pérignon, monaco benedettino che perfezionò il metodo di produzione del vino spumante nella regione dello Champagne. A partire dal XVIII secolo, lo Champagne divenne sempre più popolare e apprezzato in tutta Europa, diventando il vino spumante per eccellenza a livello mondiale.
Con che uve viene fatto lo Champagne?
Lo Champagne viene prodotto principalmente con tre varietà di uva: il Pinot Noir, il Pinot Meunier e il Chardonnay. Il Pinot Noir conferisce al vino una struttura e una forza particolari, il Pinot Meunier una freschezza e una fruttuosità intense, mentre il Chardonnay contribuisce alla finezza e all’eleganza dello Champagne. In alcuni casi, è possibile trovare anche uve di Pinot Blanc e Pinot Gris nella composizione dello Champagne, ma sono meno comuni. La percentuale di ogni varietà di uva può variare in base al produttore e allo stile del vino desiderato.
Come riconoscere e acquistare un buon Champagne?
Per riconoscere un buon Champagne (e distinguerlo da uno falso), è importante tenere presente alcuni criteri di qualità fondamentali. In primo luogo, è importante verificare che lo Champagne sia stato prodotto nella regione dello Champagne. Solo i vini prodotti in questa regione della Francia possono fregiarsi del titolo di “Champagne”. Inoltre, è importante assicurarsi che il vino sia stato prodotto con il metodo della rifermentazione in bottiglia (champenoise), che è l’unico metodo riconosciuto.
Un altro criterio di qualità importante è la presenza di una denominazione di origine protetta (DOP). La DOP garantisce che il vino sia stato prodotto seguendo rigidi standard di qualità e rispetti le tradizioni della regione dello Champagne. Infine, è importante prestare attenzione all’etichetta del vino: deve essere ben leggibile e indicare chiaramente le informazioni essenziali, come il nome del produttore e il tipo di uve utilizzate.
Per acquistare un buon Champagne, è consigliabile rivolgersi a rivenditori di fiducia o a negozi specializzati, che offrono una selezione di vini di qualità. È importante fare una ricerca accurata e informarsi sulla reputazione del produttore e sulla qualità delle uve utilizzate nella produzione del vino.
Come si classificano gli Champagne ?
Premier Cru e Grand Cru
Gli Champagne possono essere classificati in base a diversi criteri, come il tipo di uve utilizzate, il metodo di produzione e il tipo di dosaggio. Una delle classificazioni più comuni è quella basata sulla qualità delle uve utilizzate e sulla zona di produzione del vino. In base a questa classificazione, gli Champagne possono essere denominati Cru, Premier Cru o Grand Cru.
Gli Champagne Premier Cru sono prodotti con uve provenienti da vigneti situati in uno dei 41 comuni riconosciuti come di qualità superiore nella regione dello Champagne.
Gli Champagne Grand Cru, invece, sono prodotti con uve provenienti dai migliori vigneti della regione, situati in una delle 17 comuni riconosciute come di massima qualità. In generale, gli Champagne Grand Cru sono considerati i migliori e più prestigiosi della regione.
Vi sono inoltre altri 244 comuni classificati come Cru.
Qual è la differenza tra Champagne Brut e Extra Brut?
Il termine “brut” si riferisce al dosaggio del vino, ovvero alla quantità di zucchero residuo presente nella bottiglia. Uno Champagne Brut deve avere un dosaggio compreso tra 0 e 12 grammi per litro di zucchero residuo. Uno Champagne Extra Brut, invece, deve avere un dosaggio inferiore a 6 grammi per litro di zucchero residuo. In generale, gli Champagne Brut sono considerati più secchi e meno dolci rispetto agli Extra Brut.
Qual è la differenza tra Champagne Brut e Demi Sec?
Lo Champagne Demi Sec è un vino spumante dal dosaggio più alto rispetto allo Champagne Brut e allo Champagne Extra Brut. Il termine “demi sec” significa “mezzo secco” e si riferisce al fatto che questo tipo di vino ha un dosaggio compreso tra 12 e 50 grammi per litro di zucchero residuo. In generale, gli Champagne Demi Sec sono considerati più dolci rispetto ai Brut e agli Extra Brut, ma meno dolci rispetto agli Champagne Doux.
Come riconoscere l’annata dello Champagne?
L’annata di un vino è l’anno in cui le uve sono state raccolte e trasformate in vino. Per riconoscere l’annata di uno Champagne, basta guardare l’etichetta del vino. In genere, l’annata viene indicata in modo chiaro sull’etichetta, insieme ad altre informazioni essenziali come il nome del produttore, il tipo di uve utilizzate e il tipo di dosaggio.
In alcuni casi, può essere presente solo l’anno di imbottigliamento dello Champagne, senza l’indicazione dell’annata delle uve. Questo significa che il vino è stato prodotto con uve raccolte in annate diverse, ma imbottigliato nell’anno indicato sull’etichetta. In questo caso, il vino viene definito “non millesimato”o “sans anné”.
Come abbinare lo Champagne a tavola?
Lo Champagne è un vino molto versatile e si presta a essere abbinato a una vasta gamma di piatti e occasioni. In generale, lo Champagne Brut è considerato il più adatto per gli aperitivi e per accompagnare antipasti leggeri, mentre gli Champagne Demi Sec si prestano meglio a essere abbinati a piatti dolci o a formaggi stagionati.
Per quanto riguarda i piatti principali, lo Champagne può essere abbinato sia a carni bianche che a carni rosse, a seconda delle preferenze e della qualità del vino scelto. In generale, gli Champagne di qualità superiore si prestano meglio a essere abbinati a piatti complessi e strutturati, mentre quelli meno pregiati si adattano meglio a piatti più semplici e leggeri.
Come va servito lo Champagne ?
Lo Champagne va servito in bicchieri a tulipano o a calice, in modo da permettere al perlage di espandersi e al vino di liberare tutti i suoi aromi. È importante assicurarsi che il vino sia servito alla giusta temperatura, che dipende dal tipo di vino scelto. In generale, gli Champagne Brut e gli Champagne Extra Brut vanno serviti a una temperatura compresa tra 6 e 8 gradi, mentre gli Champagne Demi Sec vanno serviti a una temperatura leggermente più alta, intorno ai 10 gradi.
Come raffreddare lo Champagne ?
Per raffreddare lo Champagne, basta mettere la bottiglia in un secchiello con ghiaccio e acqua fredda per circa 30 minuti prima di servirlo. È importante non lasciare la bottiglia in un luogo troppo freddo, come il congelatore, per evitare che il vino perda il suo aroma e il suo perlage.
Come degustare lo champagne?
3 consigli per degustarlo e goderne pienamente
- Scegli il giusto bicchiere: come accennato in precedenza, lo Champagne va servito in bicchieri a tulipano o a calice, in modo da permettere al perlage di espandersi e al vino di liberare tutti i suoi aromi.
- Sorseggialo lentamente: prenditi il tempo per sorseggiare lo Champagne lentamente e assaggiare ogni sua sfumatura. In questo modo, potrai apprezzare al meglio il perlage, gli aromi e il gusto del vino.
- Abbina lo Champagne a cibi leggeri: per esaltare al massimo il gusto dello Champagne, è importante abbinarlo a cibi leggeri e delicati. Prova a servire lo Champagne con frutti di mare, formaggi freschi o tartine con salmone affumicato, per esempio.