Vuoi immergerti nella cultura britannica e organizzare un party dove sorseggiare il tè e mangiare biscotti alle 17.00?
Il tè è per gli inglesi, come il caffè per gli italiani. Non serve solo come bevanda da colazione ma si beve anche di pomeriggio. Il tè rigorosamente nero da servire durante un pomeriggio in compagnia, può essere una buona idea. Se accompagnato da dolcetti o sandwich, ancora di più.
Il Regno Unito detta dei canoni precisi che accompagnano questo rito, scopriamo quali sono:
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Cosa devi sapere su questo rito
Molti vogliono seguire questo rituale anche perché richiama la location di Alice nel Paese delle meraviglie. Sfatiamo un mito, si chiama tè delle cinque, ma può essere servito dalle 15.30 alle 17.00, lontano dal pranzo e la cena, per intenderci. Proprio quando scocca l’orario pomeridiano.
L’ora del tè inglese risale XVII secolo, quando in epoca coloniale, gli inglesi scoprono la pianta esotica del tè, coltivata soprattutto in India, in particolare nell’Assam e nel Darjeeling, da cui provengono le omonime varietà di tè nero.
Prima di allora, solo i navigatori veneziani e portoghesi vennero a conoscenza della cerimonia del tè in Cina. Nella cultura asiatica, l’usanza del tè era una vera esperienza spirituale.
Per gli europei il tè era un prodotto estremamente costoso e quindi lo utilizzavano solo i ceti agiati. Quando gli inglesi scoprirono che cresceva anche in India, iniziarono le importazioni. A quei tempi, la regina Vittoria aveva imposto ai suoi cortigiani soltanto due pasti al giorno e nel pomeriggio potevano bere solo tè.
L’ora del tè era un momento di convivialità, per aggiornarsi su cose e fatti di persone e un modo elegante per intrattenere gli ospiti. ed è un modo raffinato ed elegante per intrattenere gli ospiti insieme a piccoli dolci, biscotti oppure stuzzicherie salate.
Nel tempo il rituale ha preso due forme che dividevano di fatti le classi sociali: l’ora del tè prevedeva un High tea, dal nome dei tavoli con gambe lunghe comuni tra gli operai e la gente di ceto basso e poi Low tea, per chi faceva parte delle classi sociali agiate e consumava tè e pasticcini su poltrone.
L’High tea era accompagnato da un pasto grande che era sostituto della cena e si consumava più tardi rispetto all’ora del tè. C’erano panini al burro, ma il piatto centrale era il fish pie, una frolla salata al forno con salmone, patate e piselli. Alla fine si mangiava una torta fatta in casa oppure una crostata di marmellata. Non c’era nessuna regola si consumava un pasto ricco sostituto della cena.
Durante l’high tea si consumava tè in bustine, acquistato in grandi confezioni dato il prezzo elevato del tè sfuso che era preferito da classi più agiate. Per il Low tea si usava il tè sfuso in foglie, che aveva un sapore più forte e veniva lasciato in infusione con acqua calda.
Il momento del tè era un vero e proprio evento mondano che si teneva nel pomeriggio. Per i ricchi significava vestirsi eleganti e seguire le regole del galateo. I più giovani dovevano imparare dai più anziani queste regole per accaparrarsi un posto importante nella società.
Le varietà di tè erano diverse, a discapito del banchetto dei poveri. Qua si trovava il tè nero e il famoso tè al bergamotto, ossia Earl Grey diffuso dal conte Charles Grey, primo ministro di Gran Bretagna nel 1830 che fu il primo a ricevere in dono questa miscela di aromi e sapori. Questo tè aveva un aroma fruttato e un sapore non da meno. Oggi l’Earl Grey presenta altre varietà come il tè verde, di tè bianco e il tè rosso africano.
La preparazione di un perfetto tè inglese
Come si prepara il tè all’inglese?
Bisogna avere cura nella preparazione del tè, infatti è importante rispettare i tempi dell’infusione, per avere un sapore ricco e un aroma intenso.
Prima di tutto si deve portare l’acqua ad ebollizione, in un pentolino o un bollitore elettrico, come preferite. Se prendete un Low Tea, presenterà delle foglie intere essiccate. Potete trovarlo nelle erboristerie o nei negozi specializzati, nei supermercati troverete solo le bustine; è importante scegliere delle foglie di tè ottime per gustare una buona bevanda a base di tè.
l’acqua deve essere bollente e la dovete versare nella teiera, possibilmente bianca di porcellana come quelle usate all’epoca. L’acqua non va versata direttamente sulle foglie per non rovinare l’aroma; aggiungete le foglie dopo, direttamente nella teiera. Potete anche utilizzare filtri appositi e lasciare in infusione per il tempo indicato sulla confezione.
La temperatura dell’acqua non deve raggiungere i 100°, altrimenti le proprietà del tè non saranno rilasciate. Il tè nero richiede una temperatura di 96°, mentre quello verde o bianco, circa 70°, essendo più delicati. Se non disponete di un termometro da cucina, per misurare la temperatura, esistono dei bollitori dotati di termometro che monitoreranno la temperatura e vi indicheranno quando è pronta. Per essere in tutto è per tutto “all’inglese” ci vorrebbe un tè nero, ma se non lo gradite potete optare per uno bianco.
In alternativa potete fare un tè con foglie di menta, lasciandole in infusione per circa 8-10 minuti. Le foglie possono essere fresche o essiccate dipende dal sapore che più vi piace.
Se vi state chiedendo quanto tè aggiungere, dovete sempre calcolare un cucchiaino di tè a persona e aggiungerne ancora un po’ per la teiera.
Come servire il tè
Lo sapete perché sono scelte teiera e tazzine di porcellana? Oltre al richiamo all’epoca vittoriana, non assorbe il calore in fretta, quindi il tè resta caldo. Questo grazie al fatto che è rivestito di smalto. Infatti la ceramica non verrà mai utilizzata a tali scopi perché assorbe tutto il calore.
Inoltre la porcellana non possiede retrogusto come accade con alcuni metalli e con la plastica. Rovinerebbero il sapore del tè.
In genere viene servito in salotto, in giardino, dove è possibile mettere un tavolino ribassato utile per il vassoio del tè. Quest’ultimo deve essere grande per contenere la teiera, le tazzine con annesso piattino, la zuccheriera, la lattiera, le fettine di limone sul piattino, cucchiaini e tovaglioli per gli ospiti.
In Inghilterra esiste lo standard ISO per definire le regole e i parametri per un servizio da tè impeccabile. Delle regole piuttosto rigide che oggi sono meno ricercate, ma comunque si deve tener conto per il corretto rituale.
Di fatto, la quantità di regole riservate al rito del tè delle cinque serviva a facilitare la conversazione tra i partecipanti: tutti padroneggiavano le regole del bon ton e quindi era più facile portare avanti conversazioni in ambiti diversi. Tutto era regolamentato, per quanto riguarda le pietanze, venivano consumate in ordine: prima i cibi salati come tramezzini e panini, poi quelli misti come i panini al latte ed infine i dolci come le torte, i pasticcini ed i biscotti. Nel complesso c’erano piccoli pasti che facevano da spuntino per arrivare alla cena.
Dolce o salato: con cosa accompagnare il tè
Dolce o salato? Le ricette per accompagnare il tè all’inglese pomeridiano sono tantissime, ma ci sono delle particolarità che non possono mancare.
Tra le specialità ci sono gli scones, piccoli panini dolci farciti con burro e marmellata di fragole. Oppure la Victoria Sponge, una torta di Pan di Spagna farcita con panna o burro e marmellata di fragole. Anche la torta Battenberg è tra le preferite, si tratta di una torta rettangolare che presenta un cuore bicolore suddiviso in quadrati, di solito bianchi e rosa con sapore di mandorla. Infine i biscotti al burro, che si mangiano accompagnati da sorsi di tè ad ogni morso.
Tra le preparazioni salate, invece ci sono i tramezzini, preparati con formaggio spalmabile o burro e talvolta con sottaceti. Sono spesso come dei sandwich, ma sono divisi in porzioni più piccole, per piccoli bocconi.
Nonostante le regole per questo rito, si può anche un po’ strafare e liberare la fantasia Si può creare anche un brunch diverso se si preferisce; si possono preapare dolci salati, come i muffin al formaggio, oppure inserire frutta e dolci con marmellate diverse, potete anche fare solo i panini al burro tipici della cultura britannica. Tutte queste prelibatezze si possono gustare con il tè nero e altre varietà.
Potete optare anche per il cioccolato, con piccoli dolci ripieni oppure una degustazione di vari cioccolatini. Fondente, al latte e bianco, tutti si sposano bene con il tè nero.
Se invece preferite il salato come gli inglesi potete fare come loro; dei piccoli sandwich farciti come più vi piace; con maionese, burro o formaggio spalmabile.
Per un ripieno potete optare per le carote, oppure dei pomodorini e i sottaceti e poi aggiungere condimenti. Oppure potete scegliere la ricotta secca, con salumi magri e pomodori secchi e qualche salsa piccante. Mi raccomando tagliateli a piccoli quadratini, tipicamente inglesi!
Se invece siete super affamati e volete sfociare più in un aperitivo potete creare delle tartine all’italiana e anche delle bruschette. Potete spalmare sopra formaggio magro o maionese e usare il vostro pane tipico. Potete mettere i salumi o il bacon croccante e poi condire normale con olio e pepe o con le spezie che più vi piacciono. Ancora si possono aggiungere delle foglie di lattuga, verdure sott’olio e olive.
Se volete un vero e proprio club sandwich ricordatevi che ha almeno 3 o 4 strati da farcire. Ricordatevi che potete sbizzarrirvi e mettere in moto la fantasia e soprattutto preparare ciò che volete, come ad esempio anche dei mini finger food, con cibi diversi, in modo pratico ma altrettanto golosi.
Se non volete optare per il pane normale, potete anche preparare da sole dei panini al latte con il lievito, da farcire come più vi piace o con burro e sottaceti come gli inglesi.
Latte nel tè: aggiungerlo sì o no?
L’usanza di aggiungere il latte nel tè non è una cosa recente, ma deriva dal desiderio delle dame di corte di non macchiare porcellana in cui veniva servito il tè. Per questo motivo versavano prima il latte sulla tazza e poi man mano il tè, al centro della tazza per evitare di sporcare i bordi.
Pertanto il latte non deve mai superare il 20% del quantitativo di tè e deve essere a temperatura ambiente, per evitare che il tè scotti ancora di più o che fosse troppo freddo. In entrambi i casi si nasconderebbe l’aroma e sarebbe del tutto fuoriluogo!
I britannici veri consumano il tè con il latte senza zucchero. Il galateo prevede che ad accompagnare il vassoio del servizio da tè ci sia una zuccheriera con zollette di tè. Le zollette vanno servite con l’apposita pinzetta, ottima da maneggiare rispetto al cucchiaino, molto più comoda.
Il galateo lo prevedeva perché era un metodo più pratico di zuccherare le bevande, ma non era per tutti. Gli appassionati di questa bevanda non amano usare lo zucchero né il miele. Prediligono tè nero con latte; Chi non ama il latte per avere la vera essenza del tè lo gusta così com’è, caldo e in tazzine di porcellana.
Oggi in giro per i paesi ci sono tantissime varianti che partono dagli inglesi; come il chai latte, una bevanda che unisce il tè ed il latte ad una miscela ricca di spezie. Si beve freddo ed è un ottima bevanda per l’ora del tè, in alternativa al tè nero normale. Infatti gli ingredienti sono quelli tipici del tè inglese: tè nero, latte intero o vegetale (quello più indicato è quello di mandorle, per il suo retrogusto leggermente dolce) e una miscela di spezie come la cannella, lo zenzero, i chiodi di garofano e l’anice stellato. Si può abbinare con biscotti alla cannella. Sarà un modo nuovo per rendere informale il momento del tè!