Espresso, lungo, ristretto: le diverse varianti del caffè e come gustarle al meglio

Arrivato in Europa nel Seicento, il caffè ha conquistato il cuore di tutti al punto da essere diventato un pilastro della nostra cultura culinaria. Passione nazionale, col tempo il rituale del caffè si è trasformato, dando vita a innumerevoli declinazioni, frutto anche delle influenze che provengono da altri Paesi.

Sono tantissime le varianti che si possono chiedere in qualsiasi bar, tra le più popolari troviamo sicuramente espresso, lungo, ristretto: vediamo quali sono le principali differenze!

Caffè in tazzina: le diverse varianti che conquistano il palato

Se ami il caffè sai bene che esistono diverse tipologie che si differenziano per il modo in cui vengono preparate e per il gusto che offrono. Tra le numerose varianti di caffè, una delle più consumate e apprezzate è l’espresso, non solo in Italia, ma anche in molti altri Paesi del mondo. Inventato dal torinese Angelo Moriondo, che nel 1884 brevettò la prima macchina per produrlo (se ti interessa la storia del caffè espresso puoi leggere questo articolo), l’espresso si ottiene facendo fluire un getto di acqua calda sotto pressione attraverso una dose di caffè (7 grammi circa) macinato sottile e pressato. Il risultato è una bevanda densa e cremosa, con una cremina color nocciola che ne increspa la superficie e un aroma intenso che incanta il palato.

Per chi ama un caffè dal sapore più deciso, la scelta ideale è il caffè ristretto, una versione ridotta dell’espresso. Per prepararlo, si usa la stessa dose di caffè macinato dell’espresso, ma si riduce la quantità di liquido (15-20 ml anziché i 50-60 ml di un normale espresso). Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la quantità di caffeina contenuta nel caffè ristretto è inferiore a quella di un espresso in quanto il tempo di estrazione è più breve (20 secondi circa): minore è il contatto tra acqua e polvere di caffè, minore sarà la quantità di caffeina presente nella bevanda.

Chi ama un caffè dal sapore più delicato e leggero ma ha bisogno di una carica di caffeina più forte, può optare per il caffè lungo, una tipologia di espresso che si ottiene utilizzando una maggiore quantità di acqua e aumentando il tempo di erogazione di qualche secondo. La bevanda sarà quindi meno densa e con un sapore meno forte, ma con una maggiore quantità di caffeina. Attenzione a non confonderlo con quello all’americana, che si prepara con una macchinetta apposita che filtra l’acqua calda attraverso il caffè macinato e lo fa cadere nel bricco, dove si mantiene al caldo per ore.

L’espresso a casa tua buono come quello del bar

Che sia al risveglio, per iniziare la giornata con brio, dopo pranzo o per una pausa rigenerante, cosa c’è di più piacevole di gustare un buon espresso? Immagina la soddisfazione di assaporare un espresso italiano autentico preparato comodamente a casa, che si avvicini al gusto e alla qualità di quello che trovi al bar. Sì, perché ormai l’espresso che facciamo in casa – o anche in ufficio – non ha nulla da invidiare a quello che beviamo al bar. E questo è possibile grazie alle macchine per espresso di ultima generazione, che ci consentono di preparare la bevanda nera secondo i nostri gusti in modo impeccabile, con la semplice pressione di un pulsante.

Un elemento fondamentale per ottenere un espresso casalingo di qualità sono le cialde e le capsule, che anziché impiegare caffè in chicchi, utilizzano specifici involucri ben dosati (puoi approfondire la differenza tra capsule e caffè macinato in questo nostro articolo). La diffusione di questi formati non solo ha permesso al caffè fatto in casa di raggiungere la qualità di quello del bar, ma ha anche trasformato le abitudini dei consumatori, che si sono orientati sempre più verso l’utilizzo delle comode monodosi.

Le cialde e le capsule, infatti, contengono il caffè macinato e pressato in modo ottimale, garantendo la conservazione degli aromi e una perfetta erogazione. Inoltre, sono pratiche, veloci, igieniche e si adattano a diversi tipi di macchine per l’espresso, a seconda del marchio e del formato. La differenza principale tra cialde e capsule sta nel materiale con cui sono fatte: le cialde sono in carta filtro e sono tonde e piatte, mentre le capsule hanno un involucro rigido, costituito da plastica o alluminio.

Esistono cialde e capsule di diverse miscele e intensità, per soddisfare i palati più esigenti e le diverse occasioni di consumo (come ad esempio la linea di capsule di caffè Espresso Italiano a marchio Dolcevita): che tu preferisca un espresso classico, decaffeinato, aromatizzato o intenso, troverai sicuramente la cialda o la capsula che fa per te.

Alcuni consigli per gustare un espresso simile a quello del bar

Di seguito approfondiamo alcuni degli accorgimenti principali da seguire per essere certi di preparare un caffè espresso cremoso come quello del bar e preservarne l’aroma ad ogni sorso.

La prima regola per fare un caffè espresso a regola d’arte è scegliere una macchina per l’espresso casalinga di buona qualità: per ottenere la cremina, infatti, è necessario che la pressione dell’acqua che passa attraverso il caffè macinato sia di almeno 9 atmosfere, e questo lo può garantire solo una macchina di qualità.

Preriscalda la macchina da caffè e la tazzina prima di inserire la cialda o la capsula. Questo ti permetterà di avere una temperatura costante e di evitare sbalzi termici che potrebbero rovinare il caffè.

Un’altra regola da rispettare per bere un buon espresso riguarda la temperatura: solo se è caldo, il caffè può sprigionare tutto il suo aroma. Evita però di soffiarci sopra: la cosa giusta da fare è attendere qualche secondo.

Mescolare il caffè dall’alto verso il basso è la strategia migliore per far emergere aromi e sapori, che si aggiunga o meno lo zucchero. Se rientri tra coloro che amano decantare il caffè come se fosse vino, dovresti sapere che stai commettendo un grosso errore. Non solo non ne trai alcun vantaggio in termini di sapore, ma ti perdi anche un piacere: così facendo, infatti, la schiuma si appiccica alle pareti della tazzina.

Infine, il caffè è un rituale e, in quanto tale, va assaporato con calma. Questo significa che va bevuto a piccoli sorsi e non mandato giù tutto d’un fiato, senza gustarne il sapore, come spesso facciamo quando siamo di corsa!