Trattorie di Napoli, la top five
Qual è il sogno proibito di chi, in viaggio o per lavoro, si trova in visita alla città di Napoli? Indubbiamente poter mangiare a casa di una famiglia napoletana, per assaporare i piatti semplici e caserecci di cui tanto si narra, preparati dalle sapienti mani di mamme e nonne che da generazioni si tramandano ricette e gesti rituali.Ma questo sogno a Napoli non è poi così proibito grazie alle trattorie che si nascondono nel suo ventre, le cui cucine sono gestite da quelle stesse mamme, sorelle e nonne. Ecco una top five delle migliori trattorie di Napoli.
Cantina di Via Sapienza
Nascosta nel cuore più antico della città, lungo il tracciato che ancora mostra elementi greco-romani inglobati negli edifici, la Cantina di via Sapienza ospita nelle sue pause pranzo studenti, intellettuali e artisti partenopei a cui piace spuzzulià. Pochissimi tavoli, atmosfera rilassata e piatto forte della casa le pennette Aum Aum con melanzane, pomodorino e provola. Per gli appassionati del genere c’è anche la pasta col soffritto (interiora del maiale cotte in salsa di pomodoro e aromatizzate). Via Sapienza, 40-41 Napoli tel. 081 459078
Dalle Sorelle all’Arenaccia
Una storia che dura da oltre anni quella della trattoria Dalle Sorelle in uno dei quartieri più popolosi della città: la Ferrovia. Il locale è verace ma composto, dal servizio semplice che non tradisce mai l’esecuzione dei piatti tipici napoletani: il gattò di patate regna sovrano, primi piatti casalinghi come la pasta e pisielli quando è stagione, e una varietà infinita di verdure (dell’orto di famiglia). E ancora dal vicino mare arriva il meglio del golfo: alici fritte, paranza e vongole veraci. Via Benedetto Cairoli 1 (angolo Via Arenaccia) 081454757.
Hosteria Toledo
Siamo nei Quartieri Spagnoli, a ridosso di via Roma il cuore commerciale della città dove negli stretti vicoli si spendono le pause pranzo di impiegati, studenti e passanti. Qui da un secolo l’Hosteria Toledo porta in tavola piatti tipici di terra e di mare. Un grande classico casalingo (raro anche in trattoria) sono i vermicelli alla puveriello (con due uova a occhio di bue, sugna sale e pepe); e poi assaggi di peperoni, melanzane in tutte e salse e friarielli, tutto da accompagnare con il fragrante pane. Un piatto su tutti? Lo spaghetto con il polipo, al dente giustamente piccante e macchiato da pomodorino fresco. Vico Giardinetto 78, Napoli Telefono 081 421257
Osteria da Tonino a Chiaia
Nel salotto di Napoli, a due passi da Piazza dei Martiri, da Tonino a Chiaia si viene il venerdì per mangiare la pasta e ceci. Ma anche per un buon piatto di polpette, una tracchiolella (costina di maiale) o baccalà alla siciliana (il giovedì). Indirizzo di fiducia per gli abituè dello shopping e gli abitanti del quartiere, Tonino garantisce varietà, freschezza e qualità. Via S. Teresa a Chiaia 47; Telefono: 081 421533
Osteria Donna Teresa al Vomero
Il giovedì da Donna Teresa è ziti alla genovese (sugo stracotto a base di carne e cipolle), uno dei piatti casalinghi più amati dai napoletani. Nove tavoli, tanta confusione, cibo di stagione e di qualità. Oltre alla genovese eseguita con maestria, da non perdere sono la pasta e patate con provola, la pasta e zucca, e le minestre con i legumi. Via Michele Kerbaker, 58, 80129 Napoli 081 556 7070
di Marianna Mastropietro estratto da Vie del Gusto Aprile-Maggio 2015
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