Non c’è festa che si rispetti se, ad un certo punto, essa non è accompagnata da una levata in alto di calici per un “cin cin”, per bere in segno di augurio o di felicitazioni.
E’ ormai prassi comune che durante qualsiasi evento, festa, cerimonia o una semplice cena con degli amici si portino in alto i bicchieri in onore di qualcuno o per manifestare un momento di gioia.
Questo gesto cortese è il brindisi, divenuto parte integrante delle nostre abitudini conviviali al punto che non ci soffermiamo mai un attimo a pensare quale sia la sua origine.
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Brindisi: significato della parola
La parola brindisi deriva dal termine tedesco bring dir’s e significa “lo porto, lo offro a te”.
Essa ha origini lontanissime in quanto si può ricollegare alle libagioni, offerte sacrificali di bevande alle divinità, diffuse nei riti dell’antichità classica.
Secondo le tradizioni pare che siano stati, invece, gli antichi romani ad introdurre l’abitudine di far toccare i calici fra loro nel gesto del cin cin, che all’epoca erano coppe di metallo, quindi non fragili. Tale pratica nasceva dalla preoccupazione sempre presente del pericolo di poter essere avvelenati. L’inevitabile passaggio di gocce da un calice all’altro, determinato dall’urto, era però una garanzia, fugava qualsiasi dubbio e tutti potevano bere in assoluta tranquillità.
In Italia l’uso del brindisi tornò nel 500 accompagnato dalla consuetudine di comporre versi di circostanza.
Il senso della cerimonia
Appena si alzano i bicchieri immediate e spontanee arrivano le parole “cin cin” , una formula di ringraziamento che si richiama al cinese antico “ching ching prego prego”. Queste espressioni furono fatte proprie, nel periodo vittoriano, da marinai e commercianti inglesi a significare il desiderio e la speranza di un buon viaggio e per salutarsi.
A buon diritto la cerimonia del brindisi può considerarsi una pratica comune e diffusa in tutti i paesi del mondo e avente, ovunque, la stessa finalità: augurare buona salute e tanta gioia. Almeno con il brindisi si può dire realizzata la tanto agognata unione e vicinanza tra i popoli!
Perché si brinda ?
Perché si brinda? da dove nasce il bisogno di brindare? Probabilmente è una necessità insita nell’animo dell’ uomo, che è quella di manifestare la gioia di essere insieme agli amici e, al contempo, esprimere il desiderio di augurare tutto il bene del mondo e tanta felicità a chi ci sta vicino, sia egli amico o parente.
Un brindisi per stare insieme
Brindare per celebrare momenti particolari ci riporta all’usanza classica di offrire bevande agli dei per tutelare la salute dei vivi. Per tale occasione si prediligeva il vino, perché considerato un elemento molto prezioso in quanto simbolo di fortuna.
Nel Medioevo erano poeti e girovaghi che nelle taverne amavano brindare mentre scrivevano componimenti in versi per esaltare l’amore e la bellezza muliebre. Anche noi avvertiamo forte e irresistibile, al momento di levare in alto i calici, il bisogno di pronunciare, non importa se in maniera impacciata o sciolta o concisa, semplici parole, brevi frasi per esprimere il nostro affetto e la nostra solidarietà.
Perché, alla fine, quello che veramente conta è poter stare insieme con gioia e spensieratezza, controllando con sobrietà quello che nell’ antichità era considerato prezioso perché simbolo della fortuna: il vino.